TITOLO: Made in Garbatella
AUTRICE: Laura Nottari
AUTOCONCLUSIVO: Sì
GENERE: Contemporary Romance
EDITORE: Words edizioni
DATA PUBBLICAZIONE: 6 Ottobre 2023
DISPONIBILE SU: Amazon
FORMATI DISPONIBILI: Ebook
PREZZO: Ebook (Kindle) € 2,99 – Gratis con KU - Cartaceo da definire
SINOSSI:
«Qui è campo neutro, lì no. Poi te ‘nnamori, io t’ho avvisato.»
«Di Garbatella?»
«De lei e de me.»
Un matrimonio perfetto, un figlio intelligentissimo e un attico a Ponte Milvio: la vita di Lavinia e Claudio è a dir poco invidiabile. Manca solo un secondogenito all’appello, ma il progetto viene infranto da un’inattesa diagnosi di infertilità, che distrugge il castello dorato dei due ricchi borghesi romani. Così, reduce dall’inevitabile divorzio, Lavinia decide di cercare l’uomo con cui ha commesso l’unica follia della sua vita. Sganciare una bomba del genere, però, non è semplice, soprattutto se lui è un colosso dai modi spiccioli, e dal gergo più romanesco del quartiere in cui vive: Garbatella.
Enzo Mazzarelli si divide tra la gastronomia dei suoi genitori e il ruolo di padre single. Alle porte dei quarant’anni ha tanti rimpianti quanti sono i tatuaggi che sfoggia. Non cerca l’amore, eppure rimane vittima del fascino di Lavinia, che invece sembra restia ai sentimentalismi.
Nasce così la ricetta per un disastro familiare (e romantico) annunciato, tra divari sociali, figli prossimi alla maggiore età, padri mancati, uccellini da catalogare, segreti, errori e sogni rimasti tali. Ma Garbatella, da che è stata fondata, è capace di magie uniche e tra i suoi vicoli, cortili e panni stesi, innamorarsi e sperare in qualcosa di bello per il futuro diventa semplice come pronunciare un daje!
ESTRATTO:
Enzo cercò maldestramente riparo gesticolando con le mani. «Comunque ho sparato quaranta pe’ rende l’idea.» «Sì, certo...» «Pe’ rende l’idea che ‘a città che ricordamo da bambini nun c’è più» allargò goffamente il concetto. «Capito? In questo senso. No che c’hai l’età mia.» «Mmh» emise sospettosa. «Ti credo.» Anche se non era vero. «Che poi, secondo me, c’avemo ricordi farsati. Tipo ‘e merendine» ragionò lui. «Seguime: er Tegolino. To’o ricordi er Tegolino, da bambina?» «Mulino Bianco?» «Eh, lui. Era bono, grosso, ‘na poesia. Se lo pigli mò, è ‘n quadratino triste co’ du fili de cioccolato rotti. Fino a qua ce sei?» Lavinia fece un mezzo sì con la testa. «Ma nun è er Tegolino che s’è rimpicciolito, lui è sempre ‘o stesso. Semo noi quelli cambiati in peggio. Guardamo sempre i difetti, le cose in meno, e nun apprezzamo quello che c’avemo.»
(...)
«Elisa, penso che questi discorsi tu non debba farli con me.» «Con chi, allora? Con lui?» Rise. «Impossibile. È ermetico, insondabile, è un muro umano. Io so tutto sul suo passato, so cosa ha fatto e immagino quanto sia stata dura, per lui, ricostruirsi daccapo. So che è un percorso durissimo, ho compagni di scuola con dipendenze, compagni che bullizzano altri. Gente completamente svitata, con anni di psicologo alle spalle, accanto ad altri che sembrano normali, ma sono squali. Normali, poi... cos’è la normalità, oggigiorno? È impossibile da definire, da capire. Forse è semplicemente essere noi stessi, con i nostri alti e bassi, errori e non.
∞RECENSIONE∞
Cari, Readers…
Oggi non posso proprio non scrivere questa recensione di pancia mettendoci la faccia, perché già di per sé la mia firma implica quanto, questo romanzo di cui vi sto per parlare, mi abbia toccato, sconvolto e, per un certo verso, cambiato.
Da romana oggi la mia recensione è un inno alla romanità perché Laura Nottari con il suo "Made in Garbatella" non solo ha raccontato un romance, ma ha espresso la vita, ha toccato cuori, ci ha condotto per vicoli e piazze che, chi romano non è, forse non conosce, non ne capisce l'intensità, la maestosità, la grandezza.
Roma, proprio come ci insegna o ricorda Enzo Mazzarelli mentre passeggia per Garbatella, non è solo cupolone, Pincio, chiese, fontane e scalinate; è il suo popolo, i suoi romani che negli anni hanno imparato ad amarla ed odiarla in egual misura, pur rimanendone fieri e soprattutto fedeli a ciò che i suoi vicoli, i suoi lotti, i suoi ponti, le sue targhe e soprattutto i suoi "nonni" ricordano, raccontano, tramandano.
Quel dialetto così rozzo, ma imprescindibile che ci rappresenta e che, così proprio come Enzo stesso e la sua famiglia, alcuni sfoggiano con orgoglio come a dire " perché io so romano de Roma", è elemento cruciale, nota accordata che amalgama, unisce e rende talmente reale il contesto che sono sicura, anche chi romano non è, si sarà sentito durante la lettura parte stessa del copione.
In questo contesto dove, almeno da romana tra i romani, trovi casa e quotidianità, prende vita una storia fatta di amore, altruismo, famiglia, sentimenti, rispetto e chi più ne ha più ne metta perché in fondo anche la vita stessa è così, semplice e complessa al tempo stesso ricca di sfaccettature, pensieri, emozioni, scelte e azioni.
Devo dire la verità, non avevo ancora avuto modo di conoscere la penna di Laura Nottari e mi sono avvicinata a questo romanzo più per la curiosità di capire come avrebbe raccontato Roma mia che per la trama stessa, ma devo ammettere che sono rimasta completamente sconvolta, in senso positivo ovviamente, da quello che era nascosto tra le pagine di questo romanzo che parla in un certo qual verso di tutti noi.
Eh sì avete capito bene... parla proprio di tutti noi, perché sono sicura, almeno per me così è stato, che ognuno di noi nella vita si sia sentito almeno uno volta, in bilico e sopraffatta come Lavinia, confuso e sconvolto come Claudio, deluso e disincantato come Giordano, ottimista e coraggiosa come Elisa, inadeguato e sottostimato come Enzo; potrei raccontarne altri di protagonisti, tutti con il loro momenti e le loro caratterizzazioni perfette, perché ognuno di loro è fondamentale e perfettamente intrecciato nella trama che si sviluppa per raccontare quella necessaria metamorfosi che nella vita ognuno di noi è costretto ad affrontare quando, finalmente davanti allo specchio, si guarda veramente per ciò che siamo ed iniziamo quel processo difficile di evoluzione, accettazione e talvolta anche di perdono di noi stessi.
Come avrete capito bene, non posso e non voglio raccontarvi nulla della trama, se non quello stesso che potrete trovare nella sinossi del libro, perché veramente l'esplosione di colori, fiori ed emozioni non si può descrivere, la si può solo respirare e tastare con il cuore e con gli occhi... quindi non vi aspettate nulla più di quello scritto sopra perché infondo ridurre tutto semplicemente a protagonista maschile e protagonista femminile questa volta sarebbe davvero davvero troppo riduttivo e questo romanzo, questi personaggi, questo scorcio di vita, di riduttivo non merita proprio niente!
Mentre leggevo questo romanzo, una mia amica che lo aveva già finito mi disse... È tutto perfetto, reale, palpabile, ogni azione, ogni reazione, ogni sbaglio o perdono avviene tutto nella maniera più reale ed al momento più giusto; scettica, da divoratrice compulsiva di libri non le credevo ed invece è proprio così... Magistrale in ogni sua sfaccettatura; penna assai fantastica quindi quella di Laura Nottari promossa a pieni voti da una romana DOC che sicuramente non la mollerà più nel futuro.
Se non lo avete ancora fatto, perdetevi tra le strade di Garbatella insieme a Enzo, Lavinia e tutta la Roma Gné Gné Gné e lasciatevi travolgere dalla semplicità di vita e profondità di valori dei loro protagonisti.
Grazie Laura per aver reso noi romani reali e vividi su carta, alla portata di tutti, anche di chi spesso ci snobba; grazie per l'orgoglio che hai riversato nelle tue parole e la bellezza che hai nascosto nella tua storia.
Lettura consigliata a tutti, perché in essa si nasconde non solo la bellezza dei sentimenti e dei legami, quelli veri ed importanti, ma si nascondono tanti piccoli tasselli che ci ricordano l'importanza della vita, quella reale, quella fatta di scelte, sbagli, rimedi, perdoni e sì... Anche tanto amore, in ogni sua forma!
Buona lettura
La Raffa
VOTAZIONE: ♥ ♥ ♥ ♥ ♥ /5
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