11 gennaio 2023

Intervista Autrice: Erika Castigliano


AUTORE/AUTRICE:

ERIKA CASTIGLIANO

Cara, Erika...

Innanzi tutto vogliamo ringraziarti per averci dato l’opportunità di realizzare questa intervista.

Ci teniamo molto a questa iniziativa che ci dà modo di poter conoscere meglio l’autore con cui collaboriamo e oltretutto crediamo sia un aiuto e un supporto reciproco.

Domanda 1:

Come, quando e perché hai iniziato a scrivere?

Risposta:

Prima di cominciare voglio ringraziare voi e il blog per questa meravigliosa iniziativa; sono onorata di poter collaborare insieme al vostro blog.

Cominciamo a rispondere…

Allora ho iniziato a scrivere quando ho cominciato a scrivere. Sono figlia unica e spesso mi ritrovavo da sola, così alternavo la lettura alla scrittura. Da poesie a racconti passando per i pensieri nei diari segreti, fino al primo libro.

Domanda 2:

Cosa rappresenta nella tua vita l’autrice che è in te?

Risposta:

L’autrice ha uno spazio davvero unico, spesso mi non so dove finisce Erika e dove inizia l’autrice. Non lo dico per spavalderia o vanto, ma mi rendo conto che non smetto mai di far lavorare il cervello, ho bisogno di scrivere anche mentre cucino. Una tragedia!!!

Domanda 3:

Le tue opere sono ispirate a qualcosa in particolare o è tutto, o quasi, frutto della tua immaginazione?

Risposta:

La mia primissima opera è molto autobiografica. Si dice che bisogna scrivere quello che si conosce, ecco io ho iniziato da quello. Con gli anni, ho imparato, poi, a mescolare alla perfezione finzione e realtà, quello che ho davvero vissuto.

Domanda 4:

Quanto tempo dedichi alla stesura di un romanzo?

Risposta:

Appena posso, accendo il pc e scrivo scrivo, scrivo, non mi do mai un tempo, o un limite, scrivo fino a quando e quanto posso farlo.

Domanda 5:

Hai mai pensato di allontanarti dal tuo genere scrivendone altri?

Risposta:

Oh, si… ma non ho trovato ancora coraggio e chiave di lettura. Il mio sogno nel cassetto è scrivere un giallo. E prima o poi…chissà.

Domanda 6:

Perché hai scelto di scrivere romanzi di genere “Romance”?

Risposta:

Sono un’eterna romantica, non riesco a vedere altre sfumature di colore rosso e viola (odio il rosa, amatemi lo stesso). Penso che l’amore possa risolvere le crisi mondiali…

Domanda 7:

Qual è, in generale, il tuo romanzo preferito e perchè?

Risposta:

Scrivimi ancora di Cecilian Haern e del passato Il piacere di D’Annunzio

Domanda 8:

Al momento sei un autrice self, come valuteresti la tua esperienza?

Risposta:

Sono felice per questo, ho cercato di farmi conoscere con le mie forze e nel mio piccolo, ci sono riuscita, poi un giorno chissà… 

Domanda 9:

Ti piacerebbe collaborare con una Casa Editrice?

Risposta:

In realtà una CE l’ho rifiutata molto tempo fa, nel 2016, quando ero agli inizi, un’altra … diciamo che non è andata come avrei voluto. Così ho recesso il contratto prima della pubblicazione. Sto aspettando quella giusta e poi valuterò.

Domanda 10:

Hai qualche consiglio in merito da dare agli autori emergenti?

Risposta:

UMILTA’ … quella sconosciuta. Purtroppo, molte nuove arrivate si credono già finite, ma credo non arrivi mai il tempo per smettere d’imparare. E poi basta con tutta st’invidia… non porta mai da nessuna parte. Scrivete invece di mettervi a fare polemiche… no??? 

Qualche domanda su alcuni dei tuoi romanzi.

OUT OF THE SHADOW:

Per quale motivo hai voluto inserire la tematica della violenza sulle donne?

Risposta:

Volevo scrivere una storia importante, e con una forte tematica. Stavo passando un periodo particolare, quindi avevo dentro tanto dolore da portare tra le pagine di un libro. E piano piano ho capito dove mi stava portando la storia: sulla tematica della violenza. Mi sono documentata, l’ho accolta e scritto con rispetto. Ho voluto parlare per chi, molte volte, non ha né il coraggio, né la possibilità di strillare il proprio dolore. 

CALIFORNIA IN WINE

Domanda:

Questo è il tuo ultimo romanzo, perché hai voluto incentrarlo sul vino?

Risposta:

Dovevo dire “addio” a qualcuno e il vino è quella cosa che ci legava molto; durante una cena con questa persona, sommelier, ho cercato di carpire ogni cosa del mondo della viticultura, tutti i passaggi, dall’inizio alla fine. E man mano che scrivevo, la storia si trasformava e l’addio sembrava più facile.

Quando ho scritto la parola fine, ho capito quanto sia importante per la mia vita la scrittura. Mi protegge, mi alleggerisce, è uno sfogo e un supporto.

Scusate mi sono dilungata…

Domanda:

Preferisci scrivere romanzi ambientati all’estero o in Italia?

Risposta:

Mi piace moltissimo immergermi in nuovi ambienti soprattutto negli Stati Uniti, nuovi posti, documentarmi per dare al lettore la sensazione di trovarsi esattamente nel posto che ho cercato, ma il primissimo romanzo l’ho ambientato a Roma. Nella mia Roma.

****

Rinnoviamo i ringraziamenti per averci dato l’opportunità di farti questa intervista.

Ti facciamo i complimenti per il tuo ultimo romanzo e un grandissimo in bocca al lupo per il tuo futuro personale e professionale.

♥Leggendo con Vale e Raffa♥

 

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