03 giugno 2021

Recensione: Sound of Silence di Daria Torresan

TITOLO: Sound of Silence

AUTRICE: Daria Torresan

AUTOCONCLUSIVO:

GENERE: Sport Romance, Hate to love

EDITORE: Self Publishing

DATA PUBBLICAZIONE: 21 maggio 2021

DISPONIBILE SU: Amazon

FORMATI DISPONIBILI: Ebook

PREZZO: Ebook (Kindle) € 2,99

SINOSSI:

Emma Sue

Il mio mondo era sempre stato silenzioso.

Fin da piccola avevo imparato ad ascoltare con gli occhi, avevo lavorato su me stessa per non sentirmi diversa e avevo combattuto i pregiudizi per essere considerata come tutti gli altri.

Poi, era arrivato lui.

Joshua Mason mi aveva distrutto con parole sprezzanti e, insieme al suo branco, mi aveva tormentato con scherzi crudeli.

E, alla fine, mi aveva costretta a trasferirmi in una scuola adatta alle persone come me.

Quattro anni dopo, ero pronta ad affrontare il mio primo giorno di college. Ma non a ritrovarmi faccia a faccia con la mia nemesi del passato: il borioso e arrogante capitano della squadra universitaria di basket.

Lo chiamavano AmStaff, ma aveva lo stesso sguardo tempestoso e il sorriso sprezzante di allora.

Impossibile fingere che non esistesse. Impossibile ignorarlo.

Mi faceva perdere il controllo e tutta la sicurezza che avevo forgiato negli anni.

Mi faceva provare sensazioni che non riuscivo a contrastare.

Un uragano stava per investire la mia vita.

Ma, quella volta, non avevo intenzione di fuggire.

Joshua

Quando posai lo sguardo sul profilo armonioso di lei, detestai l’effetto che quella vista ebbe su di me. Lo annientai, cercando nel profondo l’acredine che le avevo sempre riservato.

E quando i suoi occhi si incagliarono nei miei, potei vedere la serie di emozioni che si susseguirono sul suo viso. Ma quella che maggiormente le marcò lo sguardo fu l’odio.

E sapevo di meritarlo tutto.

ESTRATTO:

«Ragazzi, devo proprio insegnarvi tutto.»

«Vedete, nella vita, come nel basket, ognuno sceglie con quale tecnica tentare un canestro. C’è il lancio piazzato, naturale e immediato; la schiacciata, che richiede un’elevata altezza nel salto; il lancio in terzo tempo, che consente un tiro in avvicinamento al canestro rivale; e poi c’è quello in sospensione, la forma di lancio più importante nel basket. Il motivo lo sapete bene: è difficile da bloccare da parte dell’avversario poiché si è sospesi in aria. È una tecnica che permette di segnare da una considerevole distanza, ma il movimento è complesso e richiede una grande preparazione.»

«Questa ragazza è un tiro in sospensione.»

«Cosa significa?» domandò, alludendo al tatuaggio. Non era semplice da spiegare. L’avevo sempre considerato il mio simbolo, e lo era diventato ancora di più dopo che anche mia sorella se l’era tatuato. «La piuma è un elemento molto speciale per me. Riesce a farmi sentire meno diversa dagli altri, una specie di punto di congiunzione con il resto del mondo. Perché non fa nessun rumore. Nessun suono. È qualcosa che io e te udiamo allo stesso modo.»

∞RECENSIONE∞

Cari, Readers...

Vi avevamo anticipato ad inizio mese, che questo di maggio sarebbe stato un mese ricco di uscite esplosive e sensazionali di tante nostre autrici preferite che stavamo aspettando davvero con tantissima trepidazione … ecco lei è un’altra di quelle autrici, che quando leggi sui social che è pronta con una nuova uscita, già sai che quello che avrai a breve tra le mani altro non sarà che un nuovo capolavoro!

Quello di cui vi stiamo parlando oggi è “Sound of Silence” di Daria Torresan e possiamo ribadire, se già non fosse stato chiaro nelle nostre precedenti recensioni, che la bravura di Daria è davvero palese ed evidente in ogni riga di ogni pagina di ogni capitolo che ti appresti a divorare.

Lei fa parte di quel cerchio ristretto di autrici, che ad occhi chiusi consigli quando ti chiedono un suggerimento di lettura perché sai, che con lei farai sempre centro senza mai sbagliare; ad ogni sua uscita abbiamo un’aspettativa altissima che lei come sempre non delude mai.

E’ difficile fare questa recensione senza sembrare troppo di parte, ma vi assicuriamo che non è così e chi deciderà di leggere questa piccola perla rara, siamo sicure non se ne pentirà minimante.

“Mio padre diceva sempre che l’udito serve solo per ascoltare, ma è con il cuore che si riesce davvero a sentire.”

Queste sono le prime righe del prologo di questo romanzo, e a noi è bastata questa manciata di parole, per capire fin da subito che la lettura che ci stavamo apprestando a fare sarebbe stata una lettura intensa e sconvolgente … e vi possiamo garantire che non ci siamo minimamente sbagliate.

Chi già conosce Daria, sa perfettamente che la sua penna non solo è inconfondibile, ma che il suo stile fluido, scorrevole ed al contempo reale ed intenso riesce a farti vivere sulla pelle tutte le emozioni che i protagonisti raccontano pagina dopo pagina anche quando queste emozioni e sensazioni possono provenire da mondo davvero molto lontano e differente rispetto al nostro. Nonostante ci sia anche una vela molto malinconica ed a tratti drammatica in questa storia, quello che lascia maggiormente il segno in tutto il racconto è il fortissimo lato emozionale dei protagonisti che in un percorso soprattutto interiore intenso e profondo ci catapultano tra le loro gioie e soprattutto i loro tanti dolori che li segnano e quindi rappresentano.

Veniamo portate in un abisso nuovo, dove a farla da padrone sono tematiche difficili, approfondite con delicatezza e rese concrete dall’abilità dell’autrice di cucire addosso ai personaggi una trama così originale ma al contempo stesso sentirla così reale che è davvero un qualcosa che quando arrivi alla fine del libro, ti lascia stupita e forse in cuor proprio anche un pochino diversa. Proprio così, cari Readers, perché Sound of Silence è quel romanzo, dopo tanti letti triti e ritriti, che non ti aspetti; è un romanzo che parla apertamente di disabilità e lo fa in un modo così sincero e realistico da fare male al cuore.

Quando pensiamo alla disabilità, nella nostra mente, la cataloghiamo come un sinonimo di diversità; un qualcosa di così lontano da noi che a volte si fa fatica anche a comprendere, conoscere e vivere.

In questo libro, la penna magistrale di Daria Torresan, ci porta al centro di quella diversità e lo fa in maniera nuda e cruda, senza nessuna pillola indorata, raccontandoci l’aspetto proprio dalla parte di chi questa disabilità la vive. Veniamo catapultati al centro della vita della protagonista, delle sue problematiche, dei suoi timori e ci viene mostrato con anche la giusta crudezza, come viene vissuta e cosa vedono i loro occhi nelle persone “normali”. Ci viene raccontato con estrema delicatezza, ma in maniera del tutto chiara, come il bullismo ed i pregiudizio vengono vissuti agli occhi di chi si trova a vivere con una disabilità, per arrivare a comprendere che in fondo disabilità non è sinonimo di anormalità ma semplicemente è sinonimo di diversità, quella diversità che nella vita dovrebbe arricchire chiunque si trovi a viverla intorno, e non dovrebbe mai umiliare e deridere come invece purtroppo sempre troppo spesso, forse anche in maniera del tutto inconsapevole, ancora oggi succede.

I protagonisti saranno in grado non solo di toccare il nostro cuore, ma a fine lettura, saranno in grado anche di arricchirlo come poche volte riesce ad accadere.

Protagonista femminile con la P maiuscola è Emma Sue, affetta da sordità sin dalla nascita, è una ragazza che fin da piccola si trova a lottare contro chi le si accaniva per la sua disabilità bullizzandola e deridendola. Lei che non ha mai sentito la sua sordità come un qualcosa in meno, ma come una diversità che poteva renderla diversa dagli altri ma non per questo meno interessante e meritevole di amicizia e socializzazione. Cammina a testa alta senza paura, cercando nonostante le mille difficoltà di essere indipendente ed autonoma e non ha mai mollato nonostante tutte le angherie che i suoi coetanei le hanno fatto vivere; lei che per loro non ha nulla di normale, anzi viene definita uno scherzo della natura.

Vicino a lei una meravigliosa migliore amica, che cerca in ogni modo, anche imparando fin da bambini il linguaggio dei segni, di alleggerire la sua vita e le difficoltà che la sua condizione porta ed una famiglia che fa di tutto per fornirle tutto il sostegno e gli aiuti possibili durante la sua crescita, compreso anni e anni di logopedia che la porteranno ad essere in grado di parlare pur non riuscendo a sentire la sua voce.

Protagonista maschile è Joshua che potremmo definire un ragazzo ricco di sfaccettature che si svela capitolo dopo capitolo lungo tutto il suo percorso di crescita e cambiamento interiore.

Un personaggio che si nasconde dietro una maschera alla bad-boy che serve a proteggerlo dalla solitudine, dalla paura di non essere capito ed accettato dai suoi amici, coloro che lui reputa la sua famiglia.

E’ un ragazzo profondamente solo, l’unico membro della sua famiglia è il nonno con il quale condivide quell’amore genitoriale che a lui manca; ha sempre vissuto senza padre e con una madre completamente assente e questo scaturisce in lui un profondo malessere che lo spinge a vedere in Ema Sue ed in tutte le attenzione che a lei vengono rivolte una sorta di ingiustizia che lui cerca di riportare nei giusti ranghi mettendo in pratica insieme alla sua cricchia tutte quelle cattiverie e macchinazioni atte a bullizzarla.

La loro storia, da bambini prima e da adolescenti poi, non può che far riflettere; la sofferenza di Emma Sue e tutte le angherie alle quali è costretta a subire non possono che colpirci il cuore tanto quanto il senso di disorientamento e profonda solitudine che percepiremo andando avanti con la lettura quando impareremo a conoscere meglio Joshua.

Cosa spinge lei a scappare, tornare e cosa avranno i due ragazzi da imparare uno dall’altro non vogliamo davvero raccontarlo, perché siamo fermamente convinte che questa bellissima lettura vada assaporata pagina per pagina senza nessuno spoiler.

Una storia che non parla solo di sentimenti di coppia, ma soprattutto parla di sentimenti individuali; mostra il coraggio ma anche e soprattutto le debolezze che entrambi i protagonisti vivono sulla loro pelle, affrontano entrambi i demoni del loro passato per poter essere liberi di costruire i loro sogni e lo fanno con un’intensità tale da permettere di vivere sulla nostra pelle, il disagio e le difficoltà di Emma Sue insieme all’inquietudine di Joshua.

In ultimo ma non meno importante come menzione, un plauso anche alla caratterizzazione di tutti i personaggi secondari senza i quali la storia non avrebbe avuto lo stesso imprinting e per i quali ora è altissimo il nostro interesse verso le loro rispettive storie che ci piacerebbe poter conoscere meglio in  un futuro speriamo non molto prossimo.

Una lettura questa sicuramente stra-consigliata, non solo a chi ama il genere sport romance ma, soprattutto per chi vuole una lettura differente rispetto ai soliti cliché a quali siamo abituati, per chi non ha paura di scontrarsi con realtà scomode e chi ama leggere di personaggi nonostante tutto sempre forti e perché no ama leggere di quell’amore con la A maiuscola che può fare anche giri immensi, ritardare anni e momenti, ma alla fine riesce sempre a trovare la strada per emergere.

Grazie, Daria … per questa grandiosa perla!

Buona lettura!

VOTAZIONE: ♥♥♥♥ /5



 

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