15 aprile 2021

Recensione: Prejudice (Vol. 1 della serie "About Austen’s Lessons") di Carola Rifino


 

TITOLO: Prejudice – Vol. 1

AUTRICE: Carola Rifino

SERIE: About Austen’s Lessons

AUTOCONCLUSIVO:

GENERE: Young Adult

EDITORE: Self Publishing

DATA PUBBLICAZIONE: 14 dicembre 2018

DISPONIBILE SU: Amazon

FORMATI DISPONIBILI: Ebook e cartaceo

PREZZO: Ebook (Kindle) €0,99, Cartaceo €16,50 – Gratis con KU

SINOSSI:

Vincere il bando Erasmus non è certo un'opportunità da perdere per Clotilde.

Nonostante tutti continuino a ripeterle di non partire, lei ha deciso: riuscirà a chiudere la sua straripante valigia e salire sull'aereo che la porterà ad Amsterdam.

cosa mai potrebbe succedere?

Ha letto ogni guida turistica in circolazione, ha studiato i vocaboli base per la sopravvivenza e Mindy, la sua migliore amica dai tempi delle elementari, le ha offerto di stare da lei.

Nulla può andare storto!

Peccato che Mindy non le abbia parlato degli altri coinquilini, in particolare di Josh: il ragazzo insopportabile, che al momento del suo arrivo se ne sta sdraiato in boxer sul divano, con una canna tra le labbra e un'aria da sbruffone!

Tra di loro è odio a prima vista.

Mentre lei lo cataloga subito come un "Dongiovanni drogato", lui la identifica come un'altra stupida principessa viziata; e di principesse Josh ne ha piene le scatole!

Gli ricordano una vita che si è lasciato alle spalle, alla quale non ha intenzione di tornare.

Vive ad Amsterdam con l'amica migliore che si possa desiderare, ha un lavoro che ama, i suoi allenamenti di boxe con Jereon, e Ares abita a pochi passi da lui.

Una "Cenerentola" in soffitta non è certo nei suoi piani!

Ma un pomeriggio tutto cambia. Una tisana allo zenzero e un gesto inaspettato, fanno sorgere mille dubbi nella testa di Josh.

Se si fosse sbagliato? Se Clotilde non fosse una ragazzina capricciosa?

In fondo la prima impressione non è sempre quella giusta!

«Cosa vuoi da me in realtà?» mi spiazzò, fissandomi.

- Già Josh, cosa vuoi?! -

Volevo baciarla, Cristo, non desideravo altro che prendere il suo viso tra le mani, sfiorarle quelle labbra rosate e perdermi in lei; ma contemporaneamente volevo togliermela dalla testa, alzarmi l’indomani con il mio cervello di nuovo funzionante. Volevo...

«Tutto e niente» risposi, totalmente sincero, avvicinandomi lentamente verso le sue labbra.

Forse la verità era tutt’altra... forse quello che realmente desideravo era fondere il tutto e il niente; volevo che lei potesse capire tutto di me senza chiedermi niente; perché non c’era più niente da capire a parte che iniziavo a bramare tutto di lei.

ESTRATTO:

«Sugarplum.»

«Sugarplum?» Cosa diavolo significava?! «Già... ti chiamerei così» e le sue labbra scivolarono sul mio collo, paralizzandomi. «Altre volte ti chiamerei baby cake per via della tua dipendenza e altre semplicemente amore...» Amore. Era il nomignolo più banale e usato nella storia dei nomignoli, l’avevo sempre detestato... e allora perché sentivo le vertigini?

∞RECENSIONE∞

Cari, Readers...

Oggi entriamo con emozione nel vivo di una serie che riteniamo speciale perché è riuscita a far vibrare le nostre corde in un crescendo di sensazioni e sentimenti che aumentano sempre di più ogni nuovo libro della serie stessa che esce. Al momento questa serie conta tre libri, ma sappiamo per voce dell’autrice stessa che arriveranno nuovi personaggi a farsi conoscere e noi non stiamo più nella pelle per l’attesa.

Quella di cui vi stiamo parlando è l’About Austen’s Lessons Series, la cui autrice Carola Rifino è considerata almeno da noi una tra le più brave autrici emergenti del panorama italiano degli ultimi tempi nel suo genere.

Il suo stile di scrittura riesce a farti emozionare come davvero pochi autori riescono, ti entra sottopelle e ti accompagna in un percorso di sentimenti tortuosi che ci scombussolano dall’interno. Una nota negativa potrebbe essere il fatto che il romanzo è davvero lungo, circa 600 pagine, però per esempio per chi come noi ama sviscerare anche i più piccoli cavilli di un racconto, lo si legge con piacere e lo si apprezza nella sua interezza, perché infondo ammettiamolo, quante volte chiudiamo un libro e ci domandiamo cosa ci è sfuggito per arrivare ad un certo epilogo oppure cosa non sia stato ben espresso o su cosa avremmo avuto piacere l’autore si soffermasse di più? Ecco questo con i romanzi di Carola non succede, in quanto l’autrice non solo sviscera in todo tutta la storia dei protagonisti, ma lancia anche le basi delle storie parallele di tutti i personaggi secondari che vediamo comunque crescere in ogni romanzo, fino ad arrivare ad aver voglia di conoscere anche la loro storia per intero.

Ma andiamo con ordine e cerchiamo di raccontarvi chi sono i primi protagonisti di questa serie: Josh e Clotilde

Lui all’apparenza play boy incallito che come ogni giovane di Amsterdam nell’immaginario comune fa uso di cannabis. In realtà è un ragazzo dal cuore d’oro e dal passato difficile e triste che ha cercato di evitare lasciandoselo alle spalle e trasferendosi a vivere ad Amsterdam. L’uso di cannabis? Ve lo lasciamo scoprire da sole …

Lei all’apparenza una ragazza alla moda e con la puzza sotto al naso che da subito l’impressione di essere una principessa super viziata abituata ad avere tutto ciò che vuole nella vita. In realtà è una ragazza provata da un passato difficile che l’ha resa schiva e diffidente nei confronti delle persone. Tende a dare etichette per avere tutto inquadrato in uno schema rigido ed impostato che ha creato a difesa da tutto ciò che nella vita potrebbe sennò non solo ferirla ma anche sconvolgerla.

Perché ci soffermiamo sulla descrizione dei personaggi con i termini apparenza e realtà? Beh come è facilmente intuibile anche dal titolo del romanzo, tutta la trama e la storia dei due protagonisti verte proprio sul significato del termine pregiudizio; in un mondo dove le prime impressioni e le idee che ci saltano subito in mente la fanno da padrone e ti incollano addosso un’etichetta difficile da dissotterrare è poi molto difficile tornare indietro sui propri passi ed ammettere che la realtà non è quella che avevamo creduto.

Questo è quello che succede anche ai nostri due protagonisti che con il passare del tempo impareranno a conoscersi ed apprezzarsi così da  cercare a loro modo di abbattere il muro di pregiudizi che l’uno a posto di fronte l’altro; Josh farà di tutto per far crollare le barriere di ghiaccio che Clotilde si porta dietro, mentre lei alla fine proverà a mettersi in gioco a guardare la vita con nuovi occhi e diverse prospettive ammettendo sentimenti che fino a prima del loro incontro aveva sempre rifiutato.

Ultimo particolare degno di nota di tutto questo romanzo è la location, Amsterdam, descritta come poche volte accade nei romanzi, in tutta la sua interezza. Vicoli, canali, locali, mercati di fiori, pasticcerie, ponti e Roof-top … tutto dettagliato minuziosamente che sembrerà di percorre insieme a loro.

La penna di Carola Rufino è davvero abile, ha un potenziale che siamo sicure verrà apprezzato nel tempo;insieme alla scrittura a POV alternati in prima persona fa risultare il libro fluido e scorrevole quasi da non farti accorgere di essere arrivata alla fine ed aver chiuso questo “tomo” in pochissimo tempo. 

Lettura consigliata a chi ama il genere, a chi ha voglia di immergersi in una storia che davvero vi conquisterà e che dopo averla conclusa vi porterà a sentirne la mancanza … almeno fino a quando non prenderete in mano il secondo volume della serie 😉

Buona lettura!

VOTAZIONE: ♥♥♥♥,5 /5

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