09 ottobre 2024

Recensione: Purgatorio (Vol. 2 della serie City of Woe) di Maria Antonietta Capasso


 

TITOLO: Purgatorio

AUTRICE: Maria Antonietta Capasso

SERIE: Vol. 2 della serie City of Woe

AUTOCONCLUSIVO:

GENERE: Mafia Romance

EDITORE: Self publishing

DATA PUBBLICAZIONE: 25 settembre 2024

DISPONIBILE SU: Kindle e KindleUnlimited

FORMATI DISPONIBILI: Ebook e Cartaceo

PREZZO: Disponibile con Kindle Unlimited- Ebook (Kindle) € 2.99 - Cartaceo € 16,00

SINOSSI:

Quando il regno crolla, la famiglia si sfalda e tutto sembra perduto, un accordo può rivelarsi l'unica via di fuga per entrambi. Ne usciranno puri e disposti a salire alle stelle, o schiavi di una passione proibita che li trascinerà tra le fiamme degli Inferi?
Virgil è cresciuto in un monastero tedesco, tra dolore, miseria e privazione, finquando scopre di essere il figlio illegittimo di don Elia Santacroce. Trascinato nelle spire della malavita newyorkese, diventa il suo consigliere.
Ora che tutto sembra perduto e i suoi fratelli sono lontani, non gli resta che ricostruire il regno dalle ceneri, senza perdere di vista una vendetta che rincorre da venticinque anni. A costo di perdere la fede in Dio.
Lavinia è cresciuta lontana da Cosa Nostra e i suoi intrighi, finché un evento luttuoso sconvolge le fondamenta della sua quotidianità.
I legami malavitosi da cui suo padre l'aveva tenuta lontana tornano a tormentarla e la obbligano a sottostare a quanto di peggiore possa concepire: un matrimonio combinato. Un uomo con il doppio dei suoi anni, ma che assicurerà alla sua famiglia il benessere perduto.
In una città dolente flagellata dal peccato, Virgil e Lavinia decideranno di salire insieme il monte del Purgatorio, irto di ostacoli, verità nascoste, intrighi e oscuri segreti.
Affinché le loro anime siano mondate dai rispettivi peccati e la luce dell'amore illumini le loro vite, oppresse da una figura oscura e inquietante, cosa saranno disposti a sacrificare?

ESTRATTO:

«Ci sono due cose che ho compreso di te, in queste poche ore. Una è che sai mentire con le parole... ma non con gli occhi» dalla rima delle sue ciglia traboccò una lacrima che brillò quando un sorriso altrettanto amaro le piegò le labbra. «La seconda è che dovrò farci l’abitudine.»

∞RECENSIONE∞

Cari, Readers…
Abbiamo deciso che questa recensione sarà una recensione di pancia, visto che ci apprestiamo a mettere nero su bianco le nostre sensazioni nello stesso momento in cui abbiamo letto la parola fine nel nostro Kindle.
Si sono aperte le porte del Purgatorio che, con Maria Antonietta Capasso ci porta la bella, tormentata, devastata e soprattutto dannata storia di Virgil e Lavinia. Ci siamo promesse di recuperare molte delle letture di Maria Antonietta che ci mancano, perché la sua penna è proprio nelle nostre corde; il suo saper descrivere magoni, sfumature dark, mondi contorti e anime dannate, rendono così allettante, interessante e soprattutto adrenalinica la lettura da non stancare mai. Questa volta pur essendo auto conclusivo, suggeriamo assolutamente necessariamente la lettura di Purgatorio solo dopo aver letto Inferno, perché solo così si potrà avere un quadro ben completo della famiglia Santacroce, dal suo passato a quelli che sono chiaramente delineati come gli obbiettivi che tutti e tre i fratelli al loro modo si sono prefissati.
Protagonista di questa storia, di cui potremmo parlare veramente tanto, per quanto ci ha veramente sconvolto, stravolto, stordito ma soprattutto emozionato è Virgil Santacroce, Il primo dei tre fratelli di Elia Santacroce.
Il bastardo, come lo chiamano nel loro ambiente,  visto che è figlio dell'amante di Elia, è una bambino inizialmente non riconosciuto e per questa ragione proveniente da una vita di stenti, violenza e soprusi nonostante l'ambiente religioso , che si presumesse divesse accogliere e proteggere, in cui è stato lasciato dalla madre e trovato poi da Elia e suo fratello Frank.
Si potrebbe dire veramente tanto tanto di Virgin e  la molteplicità caratteriale del suo personaggio; il suo sadismo che in realtà diventa ricerca di perdono dell'anima, il suo timore di non essere considerato degno, la sua certezza di dover per forza venir punito, sono solo alcune sfaccettature di questo personaggio che si presenta a noi spogliandosi di tutte le sue corazze, di tutte le sue vesti, per rimanere nella fragilità di uomo segnato da un passato doloroso, in cerca di espiazione, che troverà solo vicino alla sua Lavinia, metafora della sua personale chiave per uscire dal Purgatorio di espirazione nel quale vive ed aprire le porte dell'Eden.
Ebbene sì, sempre metaforicamente parlando, il percorso di trasformazione che appare sotto i nostri occhi con Virgil è rappresentazione emblematica proprio  di quello che è il Purgatorio di Dante, o almeno noi lo abbiamo percepito in questo modo; come nel precedente volume, tanti sono anche questa volta i richiami alla Divina Commedia che tutte noi conosciamo; nomi, luoghi, momenti, peccati che si cerca di espiare e soprattutto la crescita e la caratterizzazione di entrambi i protagonisti riportano alla mente molti tratti della Divina Commedia di Dante Alighieri. Protagonista femminile, indubbiamente meravigliosa nella sua caratterizzazione nonché stoica nella sua resilienza e determinazione, è Lavinia Santacroce. Eh sì hanno lo stesso cognome ma noi sotto questo aspetto non pronunciamo alcuna altra parola perché tutta da scoprire. Lavinia è una protagonista dolce, sensuale, sicuramente pura ed innocente, ma al contempo perfetta per essere al fianco di un uomo perduto, che cerca la sua strada, e la trova alla fine negli occhi nel cuore nell'anima e soprattutto nell'amore di sua moglie. Tanto ci sarebbe da raccontare sulla storia di questi due protagonisti, ma decidiamo di non dirvi nulla. Prendete questo romanzo in mano e vedrete che non ve ne pentirete perché il loro amore vi arriverà dritto nelle costole proprio come una coltellata. Tanti i personaggi secondari che hanno partecipato attivamente allo sviluppo di questa storia; primo fra tutti Il traghettatore dei Santacroce ossia Charon, del quale non vediamo l'ora di approfondire la sua anima ferita, smarrita, e soprattutto tradita.
Nonostante la storia di amore inizia e finisca con questo romanzo, il contesto mafioso nel quale crescono e si sviluppano gli eventi dei Santacroce, prosegue dal libro di Dante e sappiamo già non finirà perché noi non vediamo l'ora di mettere le mani sul terzo fratello, che a questo punto, non rimane che collocarlo nel paradiso e siamo proprio curiose di capire come Maria Antonietta vedrà questo angelo caduto, reimpossessarsi del suo Eden.
Lettura consigliata a chi sicuramente ha iniziato l'Inferno ed è rimasta affascinata dalla famiglia Santacroce, a chi ama sensazioni oscure, letture travagliate, chi non si impressiona davanti a scene di sadismo, violenza e ama leggere di questi uomini dannati nell'anima ma non nel cuore
Buona lettura!

VOTAZIONE: ♥♥♥♥,5/5

 

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